ANALISI DEI DATI



PRIMA FASE: RACCOLTA E CLASSIFICAZIONE DEI DATI

A partire dalle fonti storiche disponibili, legate alla mappa catastale e al Libro del catasto entrambi del 1853, sono stati estrapolati i dati necessari per poter effettuare una classificazione principale degli elementi. Tali informazioni storiche, così come erano strutturate e catalogate, sono risultate poco adatte allo sviluppo di un geo-database e si è provveduto all'adattamento dell'elencazione per la costruzione della base di dati.
Con l'acquisizione e la riclassificazione, ogni particella catastale è stata identificata da un numero che trova corrispondenza univoca nel Libro del catasto; successivamente è stata determinata una semplificazione del database in modo tale che fosse possibile "interrogarlo" durante la fase analitica vera e propria.


SECONDA FASE: INSERIMENTO DEI DATI NEL SISTEMA GIS E GEOREFERENZIAZIONE

L'informazione geografica è determinata da due componenti:
1) informazione spaziale che descrive l'ubicazione, la forma degli elementi geografici e le loro relazioni spaziali con gli altri elementi
2) informazione descrittiva che determina l'elenco di attributi e caratteristiche circa i dati spaziali.
Per una corretta rappresentazione dei dati, in modo tale da poter permettere l'attribuzione delle informazioni descrittive ai dati spaziali per ogni particella catastale, è stato necessario attribuire ad ogni elemento presente sulla mappa delle coordinate geografiche reali.
Con l'utilizzo del software ArcGis, è stata impostata la georeferenziazione dei dati, ovvero la collocazione di ogni oggetto della mappa catastale del 1853 nell'esatta posizione da esso occupata nella realtà territoriale, quindi si è trattato di agganciare tutti gli elementi alla mappa rappresentante la città.


TERZA FASE: L'INTERROGAZIONE DEL GEO-DATABASE
Software utilizzati: GeoMedia Professionl e ArcGis 9

TAVOLA 1:
Dal primo grado di classificazione degli elementi è possibile notare la distribuzione storica di fabbricati e terreni.




TAVOLA 2:
Tenendo in considerazione solo la selezione dei terreni, si può vedere come nel 1853 a Chiavenna ci fossero numerose superfici vitate di differenti qualità, che andavano a coprire circa l'80% della superficie totale comunale.
Le vigne che maturavano una rendita censuaria maggiore sono caratterizzate da una colorazione più scura, sono anche i territori che producevano un prodotto di alta qualità e si trovavano più vicine al centro della città; la sfumatura risulta più chiara in corrispondenza delle zone più periferiche e determinate da una rendita minore.




TAVOLA 3:
Selezionando i fabbricati e classificandoli in base alla loro rendita censuaria, si nota come le particelle catastali di maggior valore erano dislocate nella zona del centro storico della città.




TAVOLA 4:
Una panoramica generale di tutti gli elementi presenti, ha messo in evidenza la distribuzione di fabbricati e terreni in modo specifico; sono state usate diverse caratterizzazioni presenti nel software per definire meglio il territorio nel 1853.




TAVOLE 5 e 6:
Al posto della carta mappale del 1853, dopo aver impostato come primo strato informativo o layer l'ortofoto della città fornita dalla Comunità Montana di Chiavenna, si possono notare a colpo d'occhio le differenze sostanziali che caratterizzano l'antica distribuzione del territorio con quella attuale.
La prima immagine mette in evidenza dove fossero dislocate le superfici vitate in passato,  esse si estendevano anche all'interno del centro storico e rappresentavano una delle più importanti fonti economiche del territorio.

La seconda immagine riporta la selezione eseguita sulla Tavola 4 e risulta interessante notare come, nel corso del tempo, il territorio abbia subito delle modifiche dal punto di vista urbanistico, infatti la maggior parte dei terreni è stata sostituita da fabbricati che si sono estesi ben oltre la conformazione originale.
L'assetto urbano ha subito notevoli variazioni, anche se le caratteristiche geografiche del territorio hanno influenzato la crescita e lo sviluppo di Chiavenna: la città giace su uno stretto fondovalle di origine alluvionale inciso dal fiume Mera e proprio la morfologia del sito ne ha profondamente condizionato la struttura urbana.



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